I Funghi del Monte Ortobene

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Il Regno Nascosto: Come i Funghi Modellano gli Ecosistemi

Contrariamente a un’intuizione comune, i funghi non appartengono al mondo vegetale. Sono organismi unici, privi di clorofilla e incapaci di produrre autonomamente il proprio cibo attraverso la fotosintesi. La struttura che solitamente identifichiamo come “fungo” – con gambo e cappello – è in realtà solo la parte emersa e temporanea, deputata alla riproduzione. Il vero cuore pulsante del fungo è il micelio, una fitta e spesso vastissima rete di sottili filamenti (ife) che si sviluppa nel terreno o all’interno del materiale di cui si nutre.

Per ottenere energia, i funghi hanno evoluto strategie diverse, ricoprendo ruoli ecologici cruciali:

Riciclatori della Natura (Saprotrofi): Questi funghi sono i grandi decompositori del pianeta. Si nutrono di materia organica morta – come legno caduto, foglie secche o resti animali – scomponendola in sostanze più semplici. Questo processo è fondamentale per liberare nutrienti essenziali nel suolo, rendendoli nuovamente disponibili per le piante e chiudendo così i cicli biogeochimici.

Collaboratori Silenziosi (Simbionti): Moltissimi funghi instaurano partnership benefiche con altri organismi, in particolare con le piante. La forma più diffusa e importante di questa collaborazione è la micorriza (dal greco, “fungo-radice”). Si tratta di un’alleanza intima tra il micelio fungino e le radici delle piante. Il fungo, con la sua rete estesa, esplora il suolo molto più efficacemente delle sole radici, assorbendo acqua e Sali minerali (specialmente fosforo e azoto) che poi trasferisce alla pianta. In cambio, la pianta fornisce al fungo zuccheri, prodotti tramite la fotosintesi, che il fungo non può produrre da sé. Questa simbiosi è talmente vantaggiosa e diffusa che si stima coinvolga la maggior parte delle piante terrestri, aumentandone la capacità di assorbimento e la resistenza a stress ambientali. Il fungo può persino creare una sorta di guaina protettiva attorno alle radici più fini.

Opportunisti o Aggressori (Parassiti): Alcuni funghi, invece, traggono nutrimento da organismi viventi (piante, animali, altri funghi) a spese dell’ospite, potendo causare malattie e indebolimento.

La diffusione dei funghi è affidata alle spore, cellule microscopiche prodotte dal corpo fruttifero. Rilasciate nell’ambiente e trasportate da vento, acqua o animali, le spore possono germinare se trovano condizioni adatte (umidità, temperatura, presenza di nutrimento), dando origine a un nuovo micelio. L’intero ciclo, dalla germinazione alla formazione di un nuovo corpo fruttifero, è strettamente legato alle condizioni ambientali.

La profonda comprensione del ruolo ecologico dei funghi, specialmente delle micorrize, ha aperto la strada a interessanti applicazioni. Ad esempio, in progetti di rimboschimento o recupero ambientale, si possono utilizzare giovani piante preventivamente “inoculate“, cioè messe in contatto con specifici funghi micorrizici benefici. Questa tecnica potenzia le capacità di attecchimento e crescita delle piante, specialmente in suoli poveri o degradati, sfruttando la forza di un’alleanza naturale antica e fondamentale per la vita sulla Terra.

Per quanto riguarda i funghi presenti al Monte tra le 345 specie, finora censite in tutto l’Ortobene ed ascrivibili a 119 generi diversi, i più noti sono quelli appartenenti alle Famiglie delle Boletaceae come, ad esempio, Boletus aereus BuILFr. e delle Amanitaceae, quali l’allucinogena Amanita muscaria (L. ex Fr.) Hooker e la mortale Amanita phalloides (Fr.) Link; sono, poi, rappresentate anche le Famiglie delle Cortinariaceae e delle Russulaceae.

Elenco delle specie ritrovate sul Monte Ortobene

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Tutti i diritti sono riservati  ©OrthobenEssere

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