COSA TROVERAI

Una sezione dedicata ai siti archeologici del Monte Ortobene, in particolare:
  • Periodi storici
  • Introduzione alle Domus de Janas
  • Le domus del Monte approfondite
  • Elementi storici ed archeologici

Siti Archologici

Introduzione ai siti archeologici del Monte Ortobene

Il Monte fu abitato da popolazioni del Neolitico recente e della prima età dei metalli (Eneolitico e primo Bronzo) sin dalla seconda metà del quarto millennio e per tutto il terzo millennio A.C. Lo attestano le diverse testimonianze presenti sul territorio: tombe ipogeiche (Domus de janas), localmente chiamate “Sas Birghines”, scavate nel granito e ubicate per lo più nei versanti occidentali dell’Ortobene, con alcuni esempi anche nel versante orientale. 

Tra questi si ricordano Borbore, Valverde, Janna Bentosa, Maria Frunza, Su Cossu, nel versante occidentale; Molimentu, Sa ‘e belloi, nel versante orientale. Tra le testimonianze dello stesso periodo si annoverano i materiali litici e ceramici ritrovati a Janna Bentosa e i manufatti amigdaloidi di ossidiana ed asce di pietra rinvenuti a Valverde.

Nell’opera tratta dal vol.XII del “Dizionario geograficostorico-statistico-commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna” (documento ottocentesco) di Gofredo Casalis pubblicato a torino nel 1833, viene riportata la presenza di Nuraghi, di un’antica fortezza di origine sconosciuta e fondamenta romane.

La presenza di villaggi antichi di epoca imprecisata è testimoniata solamente dai racconti di alcuni anziani. Diversi reperti in selce, ossidiana e monete romane furono ritrovati casualmente nel corso degli anni da alcune persone tra le rocce del bosco.