L'Agrifoglio (Ilex aquifolium)

L’Agrifoglio (Ilex aquifolium L.), detto anche Aquifoglio, Alloro spinoso, Pungitopo maggiore, è una pianta appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae.

 

Descrizione
Albero o arbusto dioico alto fino a 10 m, ha chioma piramidale, corteccia liscia grigia e rami verdastri, spontaneo in Italia, dal fogliame verde scuro lucente, decorativo, con varietà variegate di bianco, crema o giallo, e frutti che offrono un decorativo contrasto con il colore delle foglie, che sono alterne o sparse, ovali o ellittiche, coriacee, persistenti, a margine spinoso nei rami più bassi delle giovani piante, intero nelle piante adulte, fiori piccoli riuniti in fascetti ascellari, con 4 petali di colore bianco o rosato, unisessuali, quelli maschili hanno 4 stami quelli femminili un pistillo con ovario supero sormontato da 4 stimmi quasi sessili, durante l’inverno portano drupe globose di colore rosso vivo lucente a maturazione, contenenti 2-4 semi.

 

Esemplari monumentali
A Piano Pomo, sul versante nord orientale del Massiccio del Carbonara (Madonie Sicilia) una cinquantina di annose piante di Agrifoglio formano un boschetto puro. Secondo i botanici il bosco di agrifogli doveva essere diffuso in Europa nel Terziario, prima delle glaciazioni pleistoceniche. A 1400 metri di altitudine in una valle dal suolo siliceo e profondo questi esemplari hanno trovato il loro optimum climatico raggiungendo dimensioni ragguardevoli. La pianta più vecchia ha circa 900 anni.

 

Metodi di coltivazione
Gradiscono posizioni ombreggiate o di sottobosco, terreno acido o semi-acido, fertile e ricco di humus.

La moltiplicazione avviene con la semina dei semi freschi, per mezzo di talea semilegnosa, per margotta o per innesto

 

 

Pianta di Natale
L’agrifoglio è una pianta magica fin da prima dell’avvento del Natale cristiano, si dice che proteggesse dai demoni e portasse fortuna. I suoi primi utilizzi risalgono all’Irlanda dove anche le famiglie più povere potevano permettersi di utilizzarlo per decorare le proprie abitazioni. Nel tempo i cristiani iniziarono ad utilizzare anch’essi questa pianta durante il periodo natalizio. La struttura della foglia infatti ricorda la corona di spine di Gesù Cristo e i frutti rossi il suo sangue. Inoltre i boccioli bianchi sono immagine della purezza della Madonna .

 

Usi medicinali
Contiene saponine, la xantina teobromina e un pigmento giallo, l’ilexantina . Oggigiorno l’agrifoglio viene usato raramente in fitoterapia per via della sua tossicità, ma presenta proprietà diuretiche, febbrifughe e lassative . Ha inoltre un effetto simile a quello della serotonina.

* Il decotto delle giovani radici raccolte in autunno è diuretico
* Il decotto e il vino medicato della corteccia raccolta in qualunque periodo dell’anno vantano proprietà febbrifughe
* L’infuso delle foglie raccolte prima della fioritura e fatte essiccare all’ombra ha proprietà calmanti, febbrifughe e curative dell’itterizia, contiene tra le altre sostanze la ilicina
* I frutti raccolti a maturazione da ottobre a dicembre e fatti essiccare al calore hanno azione purgativa

 

Tossicità
Il contenuto di ilicina contribuisce a rendere l’agrifoglio tossico per gli esseri umani poiché irrita lo stomaco e l’intestino, e altri componenti lo rendono dannoso per il sistema nervoso e per il cuore. L’ingestione di appena venti bacche può essere mortale per un adulto.

4.2/5