Ovile - terra ruja

Monte Ortobene – Beni Rustici

Storia

La località “Terra Ruja“, situata nel versante sud del Monte Ortobene, è un luogo davvero suggestivo, testimone di vecchie storie e vicende nuoresi.
 
La zona un tempo era vissuta e pascolata, lo testimonia la presenza di “concas” adibite a rifugio e antichi muretti a secco. I pastori, prevalentemente caprari, pascolavano il bestiame nei pressi di “Sa Conca” nella località di Sedda Ortai per poi scendere nel rocciaio granitico della località di Terra Ruja. Qui i pastori potevano trovare anfratti, “agorros” (recinti in pietra) e rifugi naturali nei quali lasciare il bestiame.
La zona fu famosa per alcune vicende legate alla realità del banditismo sardo e fu frequentata attivamente fino a metà del ‘900.

L'Ovile

Tra le rocce e i muretti a secco è presente un antico ovile, si tratta dell’ultima testimonianza di casetta agropastorale realizzata in “preda e ludru“, l’antico metodo di costruzione in pietra e fango. Tetto e tegole erano tenute strette dalle pietre, il muro largo con “sas istradeddas“, le lastre di granito sporgenti nelle quali si poggiava “su malune ‘e s’abba e su gruppu” per bere, ossia il recipiente e il mestolo lungo entrambi di sughero. Al centro dell’abitazione c’era poi l’immancabile “fochile” e nella parete esterna “s’istradedda pro su malune ‘e sa frue“, dove si lasciava il recipiente del latte quagliato.
 
La casetta un tempo era punto di riferimento per tutti i caprari della zona. Oggi purtroppo di questa costruzione rimangono pochi ruderi, per questo si spera che possa essere ristrutturata e valorizzata.
Anticamente l’Ortobene era ricco di queste costruzioni, ad oggi purtroppo quasi del tutto scomparse.

Galleria immagini

Tutti i diritti sono riservati  ©OrthobenEssere