VENT'ANNI DI VOLONTARIATO

ORTHOBENESSERE

Il Monte Ortobene nei primi anni 2000: un patrimonio a rischio

Agli inizi degli anni 2000, lo stato di conservazione del Monte Ortobene era critico. Il devastante incendio del 2002 aveva lasciato profonde cicatrici sul versante est, mentre numerose strutture ricettive, un tempo fiorenti, giacevano chiuse e preda dell’abbandono. L’incuria diffusa alimentava atti vandalici e un progressivo degrado delle aree comuni.

Persino la statua del Redentore necessitava di un restauro ed era oggetto di continui imbrattamenti ed atti vandalici. Il sottobosco e le cunette stradali erano trasformati in discariche a cielo aperto, colmi di rifiuti di ogni genere. In questo contesto, la consapevolezza del valore naturalistico, ambientale e culturale del monte era quasi inesistente, un patrimonio di conoscenza custodito solo da pochi appassionati, in netto contrasto con lo sviluppo di modelli di turismo sostenibile che già caratterizzavano altre aree verdi in Sardegna e in Europa. All’Ortobene mancava una visione di questo tipo.

La nascita di OrthobenEssere: conoscenza e partecipazione

È in risposta a questa esigenza che, con atto notarile del 27 ottobre 2005, si costituiva ufficialmente OrthobenEssere. L’organizzazione, fondata sui principi di inclusione e partecipazione, si è da subito posta l’obiettivo di tutelare e valorizzare il territorio nuorese, a partire dal suo simbolo ambientale più rappresentativo: il Monte Ortobene. La sua natura rigorosamente apartitica e apolitica ha permesso di aggregare chiunque ne condividesse gli scopi, senza alcuna distinzione.

A testimonianza del valore del progetto, aderirono al sodalizio importanti personalità della cultura nuorese, tra cui Monsignor Ottorino Pietro Alberti, Salvatore Colomo, Pietro Costa, Marcello Fois, Piero Marras, Nicola Porcu e Domenico Ruiu. A ciascuno di loro, soci onorari, fu consegnata la simbolica “𝘤𝘩𝘪𝘢𝘷𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘵𝘦”, una riproduzione in bronzo dell’originale chiave della Chiesetta di Valverde.

Fin dalla sua prima delibera, l’associazione ha basato la propria azione su un principio cardine: per proteggere un territorio è necessario conoscerlo a fondo. A garantire questo approccio analitico è stato un gruppo operativo di volontari e professionisti con competenze specifiche in svariati ambiti: geologia, archeologia, flora, fauna, biologia, chimica, agronomia, beni culturali…

Questo gruppo di volontari si è dedicato al censimento e alla catalogazione scrupolosa dei beni ambientali e culturali dell’area montana.

Dai dati all'azione: i primi progetti concreti

La fase di studio si è rapidamente tradotta in interventi operativi, resi possibili esclusivamente grazie al lavoro dei volontari e al supporto dei donatori.

Divulgazione digitale e Studi di fattibilità

Nel 2006, da questa visione nasce il portale www.orthobenessere.com, il primo sito web interamente dedicato al Monte Ortobene. Lo strumento è stato concepito per condividere il meticoloso lavoro di censimento, catalogazione e documentazione dei beni naturali e culturali del monte, incluse le analisi e le mappature delle sue sorgenti. Parallelamente, nel 2007, prese vita il progetto S.I.A.M.ORTOBENE (Sistema Integrato Area Montana Ortobene), basato su studi di fattibilità per promuovere un modello di gestione sostenibile del patrimonio locale.

Le Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie (G.E.A.V.): un presidio per il territorio

Tra le prime e più significative iniziative si colloca l’istituzione delle Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie (G.E.A.V.). Questo corpo di volontari si è dedicato alla sorveglianza attiva del territorio e, in collaborazione con gruppi dei paesi limitrofi, alla prevenzione degli incendi, una delle piaghe più distruttive per l’ecosistema del monte.

Le giornate ecologiche: una risposta al degrado

Con la stessa determinazione, tra il 2010 e il 2011, OrthobenEssere ha affrontato il problema dei rifiuti abbandonati. Sono state organizzate numerose giornate ecologiche e interventi di pulizia che hanno interessato non solo le aree più frequentate, ma anche i versanti di Marreri-Valverde e Caparedda-Baddemanna. Queste iniziative, che hanno visto la preziosa partecipazione di cittadini, bambini e ragazzi, hanno portato alla raccolta e al corretto smaltimento di oltre venti metri cubi di rifiuti, restituendo decoro a intere aree del monte.

L’impegno dell’associazione si è esteso anche al supporto logistico e alla partecipazione attiva al 1° Raduno Europeo del Volontariato, un importante evento organizzato a Nuoro dal Centro Servizio per il Volontariato, a testimonianza del ruolo riconosciuto di OrthobenEssere nel tessuto sociale del territorio.

Promuovere la cultura e la consapevolezza

Parallelamente agli interventi di tutela diretta, l’associazione ha investito in attività di sensibilizzazione, convinta che la valorizzazione passi attraverso la cultura e la condivisione della bellezza.

Raccontare il monte: il concorso “Obiettivo Ortobene”

Nel 2012 è stato organizzato il concorso fotografico “Obiettivo Ortobene… un’altra prospettiva”. L’iniziativa ha invitato appassionati, amatoriali e professionisti a raccontare la montagna attraverso sguardi nuovi e personali. A garantire l’autorevolezza del concorso è stata una giuria d’eccezione, composta proprio dai soci onorari dell’associazione.

Formazione e didattica: escursioni e tirocini

Nel corso degli anni, sono state organizzate numerose escursioni didattiche per far conoscere i tesori, spesso nascosti, dell’Ortobene. Le visite, sempre guidate da esperti come Guide Ambientali Escursionistiche, tecnici faunisti e archeologi, hanno offerto ai partecipanti informazioni accurate e accessibili. Un’attenzione particolare è stata rivolta alle nuove generazioni, con il coinvolgimento dei bambini delle scuole materne ed elementari di Nuoro.

L’impegno formativo si è concretizzato anche nell’offerta di stage e tirocini agli studenti delle scuole superiori, in particolare dell’Istituto Tecnico “Satta”, con progetti mirati allo sviluppo web e informatico legati alla missione dell’associazione.

La divulgazione nell’era digitale

Con l’avvento dei social network, OrthobenEssere ha ampliato le proprie attività di divulgazione, creando un ampio repertorio fotografico e videografico accessibile a tutti. Questo archivio digitale ha reso la conoscenza del monte più diffusa e partecipata, permettendo a chiunque di esplorare, anche a distanza, il suo patrimonio.

Su Monte oggi

Oggi la consapevolezza del valore dell’Ortobene è cresciuta notevolmente. Molte strutture ricettive hanno riaperto, l’abbandono dei rifiuti è in forte calo e gli atti incendiari, un tempo annuali, sembrano aver trovato fine. Il monte inizia a vivere un fermento di attività sportive – dall’escursionismo al bouldering fino alla mountain bike. Online si moltiplicano le informazioni e non è raro incontrare, lungo i sentieri, visitatori tedeschi, inglesi o francesi.

Oggi, accanto all’impegno per la tutela dell’ambiente e la lotta al degrado e all’inciviltà, assume quindi un’importanza fondamentale la cura dei sentieri, la definizione di una RES (Rete Escursionistica della Sardegna) chiara e la diffusione, anche in chiave multilingue, del vasto patrimonio — ancora in gran parte inespresso — dell’Ortobene. Un patrimonio capace di attrarre un turismo consapevole e rispettoso del territorio.

Oltre l'Ortobene: sinergie e nuovi orizzonti

Nel tempo, l’impegno di OrthobenEssere si è esteso oltre i confini del Monte Ortobene, abbracciando contesti culturali e ambientali di più ampio respiro. L’associazione ha partecipato all’organizzazione di concorsi enologici, avviato collaborazioni con docenti e ricercatori universitari italiani e spagnoli, e fornito supporto a progetti documentaristici e divulgativi.

Queste attività sono state consolidate grazie a sinergie strategiche con istituzioni di rilievo come l’Archivio di Stato, il Museo Archeologico Nazionale di Nuoro, l’Agenzia Regionale FoReSTAS, Agris e Laore.

Il parco tematico per Grazia Deledda a “Su Pinu”

Tra i progetti più significativi degli ultimi anni spicca quello dedicato a Grazia Deledda. Partendo da un’approfondita ricerca storico-documentale, OrthobenEssere ha avviato la creazione di un parco tematico-museale nell’area di Su Pinu, un luogo profondamente legato alla memoria della scrittrice premio Nobel. L’obiettivo è riqualificare lo spazio, sottraendolo al degrado, per restituirlo alla comunità come centro di interesse culturale e letterario.

Un impegno che continua

Raccontare questi vent’anni non è semplice. Questo anniversario non rappresenta un traguardo, ma una tappa di un percorso di cittadinanza attiva e partecipazione consapevole. È la dimostrazione che la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio non sono solo un dovere morale, ma una responsabilità collettiva che si nutre dell’impegno di ogni singolo volontario, socio e sostenitore. Un invito a continuare a prenderci cura, insieme, del territorio che ci rappresenta. Giorno dopo giorno.

In occasione del ventennale, nel corso del 2025 e 2026, seguiranno nuove iniziative e progetti per promuovere ulteriormente il nostro patrimonio ambientale e culturale.

Grazie e Bene meda!

www.orthobenessere.com

Tutti i diritti sono riservati  ©OrthobenEssere

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