A Tai-Tai in ricordo di Nicola Porcu

ORTHOBENESSERE

Eventi – Passeggiate ed Escursioni

Domenica 18 Maggio 2025

A Tai-Tai sul Monte Ortobene in ricordo di Nicola Porcu

Domenica 18 maggio, si è svolta l’escursione in ricordo di Nicola, a cinque anni dalla sua scomparsa. Un nutrito gruppo di appassionati e curiosi ha percorso i sentieri dell’Ortobene, alla scoperta di alcuni dei suoi luoghi più suggestivi, alcuni dei quali poco conosciuti.

Partiti dalla Solitudine, i partecipanti si sono diretti verso la località di Borbore, rinomata per la presenza delle domus de janas, note localmente come “sas birghines”. In questo sito l’archeologa dell’organizzazione, Lucia Vacca, ha offerto un interessante excursus storico sulle antiche popolazioni che abitarono la montagna e le vallate circostanti, illustrando con precisione le modalità di sepoltura nelle diverse epoche e fornendo una descrizione dettagliata delle tombe rupestri.

Attraversando ruscelli e cascatelle, l’itinerario è proseguito verso la storica località di Goine, dove i partecipanti hanno potuto ammirare un altro sito archeologico: le domus de janas di Valverde. Qui sorge anche una delle maestose roverelle secolari dell’Ortobene, autentico patriarca silenzioso e testimone delle epoche trascorse. Tra cavalli e caprette al pascolo, il gruppo ha visitato anche un ulteriore sito d’interesse storico: una pietra dalla funzione incerta, che la tradizione orale ha tramandato come “pietra sacrificale” per via della sua forma particolare e della presenza di un canale di scolo inciso. Si tratta forse di una stele incompiuta? Di un antico palmento rupestre? Il mistero resta ancora irrisolto.

Il tratto successivo, più impegnativo e in salita, ha condotto verso la località di Sa ‘e sos Frores, un tempo conosciuta come Rughinas. Lungo gli antichi sentieri dei carbonai, e attraverso la visita ad alcune vecchie piazzole per la produzione di carbone vegetale, si è giunti a Sos Nodos de Lallanu, un vasto complesso roccioso granitico in cui si erge “Sa Preda”, un’imponente roccia modellata dal tempo e dagli agenti atmosferici, ricca di tafoni e dalle forme spettacolari. Non a caso il toponimo racchiude tutta la sua storia poiché: «In unu monte de predas… cussa fit “Sa Preda”».

La pausa pranzo si è tenuta a Funtana ‘e Milianu, dove, tra un dolce e un sorso di spumante offerto per l’occasione, è stata narrata la leggenda del “Tesoro di Mamudine”, nelle sue due versioni più note, una delle quali strettamente legata all’antico villaggio di Seuna.

Ripreso il cammino, non poteva mancare una sosta presso le cave de sos secaprederis, le cave di pietra da cui furono estratti i blocchi destinati a numerose costruzioni nuoresi, tra cui la pavimentazione del Corso Garibaldi e gran parte del centro storico cittadino.

Durante il rientro, una breve deviazione ha condotto a su bodiu, all’ingresso della località Mamudine, il luogo leggendario dove si crede si trovi la grotta del tesoro. Qui, secondo la tradizione, battendo i piedi si avverte il vuoto sottostante, da cui il nome su bodiu. Poco dopo, visita a sas concas, testimonianza del passato agro-pastorale, un tempo dimora dei pastori del luogo.

L’ultima sosta è avvenuta presso s’Ospile e sos Ainos, dove si è potuto ammirare un suggestivo riparo sotto roccia e godere di un ampio panorama su Nuoro e sull’Ortobene.

Attraversato il sentiero 101 e superato su gutturu e s’impredau, con la sua roccia zoomorfa dell’Elefante, si è fatto ritorno alla Solitudine per un momento conviviale in ricordo di Nicola, con la lettura di una delle sue ultime poesie, che ha regalato a tutti un attimo di commossa partecipazione.

Un sentito ringraziamento va a tutti i membri dello staff di OrthobenEssere presenti, che hanno garantito un’escursione sicura e arricchita da spiegazioni appassionate e puntuali. Un grazie particolare all’archeologa Lucia e a Maurizio, guida turistica e ambientale escursionistica, nonché a Riccardo, Graziano e Pasquale.

Grazie, ovviamente, a tutti i partecipanti e ai numerosi sostenitori.

Grazie a tutte e tutti. E, soprattutto, grazie a Nicola. Bene meda!

"Tai tai" è un termine in sardo che richiama il modo di camminare tipico dei bambini o degli anziani; un passo lento, graduale, senza fretta, ricco di pause.

È una camminata che permette di godersi appieno il paesaggio, di respirare a fondo e di apprezzare ogni dettaglio dell'ambiente circostante. Proprio grazie a questo ritmo dolce e alle frequenti soste si riescono ad affrontare anche i percorsi più impegnativi o in salita.

Nicola era solito organizzare "Sas passizadas a tai tai" durante le quali condivideva con passione racconti, aneddoti e conoscenze sui luoghi attraversati. Per questo abbiamo pensato di rendergli omaggio organizzandone una in suo ricordo sull'Ortobene.

Maggiori informazioni:

  • Lunghezza percorso totale: 7,5 Km
  • Tipo di percorso: Anello
  • Difficoltà: Moderata
  • Scala E (escursione): Itinerario su strada, mulattiera o sentiero evidente in terreno vario (bosco, pascoli, pietraie); dislivello non superiore ai 1000 metri; possono presentarsi tratti con dislivelli in salita o discesa.

Per ulteriori informazioni contattare l’organizzazione:
E-mail: orthobenessere@gmail.com
Whatsapp: 3315603600

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